Biotrekking

dove c'è natura


Lascia un commento

LA MACCHIA MEDITERRANEA: piante aromatiche e officinali

Passeggiata naturalistica alla Pineta di Castel Fusano

A due passi dal mare, la Pineta di Castel Fusano ci porterà in una fitta vegetazione mediterranea sempreverde, fatta di mirti, ginestre, lentischi ed eriche, che possono emanare non solo un gradevolissimo profumo, ma grazie alla presenza di alcune sostanze contenute nelle loro foglie, fiori o frutti, possono essere molto efficaci nel trattamento delle malattie ed essere molto apprezzate nella nostra dieta.

Durante il percorso, avremo l’occasione di  approfondire il sapere sulle loro proprietà benefiche, sulle condizioni necessarie alla loro crescita e sul loro utilizzo in cucina e in medicina.

Fra le numerose piante che incontreremo, troveremo quelle utili per la cura della pelle, dei capelli o degli occhi e quelle con un effetto rilassante su tutto il corpo.

Il Parco è un’area protetta dal 1980 e si estende per 900 ettari a sud di Ostia sul litorale romano. Visitando il Parco si assiste a uno scenario suggestivo dato dall’incontro tra storia e natura, data la presenza di numerose testimonianze storico-archeologiche, immerse in una vegetazione rigogliosa.

  • Appuntamento ore 10:00 in via del Martin Pescatore 4 (davanti al Bar La casina del Bosco)
  • Durata del percorso: 2h
  • Cosa portare: Abbigliamento adeguato, scarpe comode e pranzo al sacco

VISITA GUIDATA + SNACK

12 € Adulti / gratuito per bambini

Ai soci del CRAL ISPRA e dell’Ass. Tiroidee verrà applicato uno sconto di €2,00 sul prezzo della visita


Lascia un commento

Passeggiando fino a…Capo Colonna!

Il Promontorio di Capo Colonna è un luogo unico e affascinante sia dal punto di vista paesaggistico-costiero che storico-archeologico, motivo di orgoglio per la città di Crotone.

Custodisce uno dei siti archeologici più famosi della Calabria e fra i più conosciuti della Magna Grecia, immerso in un territorio di particolare interesse naturalistico, ecologico ed ambientale.

Il suo simbolo è la colonna di Hera Lacinia che si affaccia temeraria sul mar Ionio, un mare prevalentemente roccioso e con una ricca Biodiversità animale e vegetale.

L’ambiente marino rappresenta infatti per numerose specie, molte delle quali minacciate dall’estinzione, un’oasi di riproduzione, di riposo biologico e di riparo. Nel 1991 questo tratto di costa è entrato a far parte dell’Area Marina Protetta (AMP) di Capo Rizzuto, che ne garantisce la conservazione e la valorizzazione dell’ambiente sia marino che costiero.

Visitando il Parco si assiste a uno scenario suggestivo dato dall’incontro tra storia e natura, dove i resti archeologici vengono esaltati dai colori del mare e della vegetazione costiera.

 

L’intero peasaggio è caratterizzato da una vegetazione tipica delle scogliere rocciose, fatta da specie adattate a vivere sotto l’azione costante della salsedine marina.

Fra le specie mediterrane troviamo quelle aromatiche e officinali, divenute pregiate per il loro utilizzo nella tradizione popolare, ma non è insolito trovare piante a rischio di estinzione o piante esotiche importate dall’uomo e ormai naturalizzate.

 


Lascia un commento

CHE CAPPERI!

Capparis spinosa: appartiene alla Famiglia delle Capperaceae, al genere capparis e alla specie spinosa.

Tipica pianta mediterranea, cresce principalmente su vecchi muri a secco e sulle rocce ben esposte al sole, ma è facile trovarla anche sui terreni aridi.

Roma di capperi ne è piena!

In questo periodo, basta alzare lo sguardo sulle mura aureliane verso l’ora del tramonto per ammirare la fioritura ancorata rigogliosa sulle pareti con i suoi fiori bianchi e rosati.

IMPIEGOLe radici vengono utilizzate a scopo erboristico, i boccioli e le bacche sono molto utilizzati per scopi culinari, si raccolgono a partire dalla primavera fino all’estate.

I boccioli (i veri e propri capperi) vengono raccolti al mattino ancora chiusi e acerbi e conservati sotto sale o sott’aceto. Con il loro sapore intenso e piccante vengono usati per guarnire sughi, insalate, pietanze di carne o di pesce.

I fiori una volta sbocciati durano pochi giorni, non appena appassiscono cominciano a comparire i primi frutti, bacche carnose contenenti tanti piccoli semi.

I frutti vengono raccolti immaturi quando mantengono ancora il colore verde, man mano che maturano diventano di colore rosso scuro. Vengono trattati alla stessa maniera dei boccioli, ultimamente molto utilizzati come stuzzichino per antipasti.

L’utilizzo erboristico del cappero è poco diffuso. Trova impiego la corteccia delle radici che contiene capparirutina (conferisce al cappero proprietà amare), saponina, sali minerali e olio essenziale.

Presenta proprietà vasocostrittrici, diuretiche e depurative. La tintura oleosa del cappero è utile per la cura delle vene varicose.

Sebbene a Roma i capperi vengano raccolti continuamente e venduti ai turisti come un vero e proprio business, consiglio vivamente di raccoglierli esclusivamente in aree lontane dall’ambiente urbano e dallo smog del traffico veicolare!

I capperi rigogliosi e rampicanti rappresentano un elemento tipico dell’ambiente mediterraneo, un valido ornamento spontaneo per la Capitale!

Lasciamoli fiorire e sbocciare per il solo gusto di poterli ammirare!