Percorso naturalistico a bassa difficoltà, per esplorare e conoscere le bellezze monumentali e naturalistiche del Parco della Caffarella. I colori e i profumi della stagione autunnale ormai alle porte, ci accompagneranno in una piacevole giornata a contatto con la Natura, lontano dal caos cittadino.
RITROVO: ore 10,00 Largo Tacchi Venturi (Ingresso Parco)
QUOTA: Visita guidata+pranzo pic-nic
15 euro adulti
7 euro bambini
Un nuovo modo di visitare il territorio laziale sotto l’aspetto naturalistico, storico e culturale per la promozione di pratiche sostenibili di vita quotidiana volte al miglioramento della qualità della vita soprattutto in città!
Il Promontorio di Capo Colonna è un luogo unico e affascinante sia dal punto di vista paesaggistico-costiero che storico-archeologico, motivo di orgoglio per la città di Crotone.
Custodisce uno dei siti archeologici più famosi della Calabria e fra i più conosciuti della Magna Grecia, immerso in un territorio di particolare interesse naturalistico, ecologico ed ambientale.
Il suo simbolo è la colonna di Hera Lacinia che si affaccia temeraria sul mar Ionio, un mare prevalentemente roccioso e con una ricca Biodiversità animale e vegetale.
L’ambiente marino rappresenta infatti per numerose specie, molte delle quali minacciate dall’estinzione, un’oasi di riproduzione, di riposo biologico e di riparo. Nel 1991 questo tratto di costa è entrato a far parte dell’Area Marina Protetta (AMP) di Capo Rizzuto, che ne garantisce la conservazione e la valorizzazione dell’ambiente sia marino che costiero.
Visitando il Parco si assiste a uno scenario suggestivo dato dall’incontro tra storia e natura, dove i resti archeologici vengono esaltati dai colori del mare e della vegetazione costiera.
L’intero peasaggio è caratterizzato da una vegetazione tipica delle scogliere rocciose, fatta da specie adattate a vivere sotto l’azione costante della salsedine marina.
Fra le specie mediterrane troviamo quelle aromatiche e officinali, divenute pregiate per il loro utilizzo nella tradizione popolare, ma non è insolito trovare piante a rischio di estinzione o piante esotiche importate dall’uomo e ormai naturalizzate.