
Le Brassicaceae sono una grande Famiglia di piante erbacee distribuite in tutti i continenti ed in particolare nelle zone a clima continentale, come il bacino mediterraneo. Sono chiamate anche Crucifere (note in italiano come Crocifere) poiché l’aspetto del fiore ricorda una croce: è costituito infatti da 4 petali disposti in modo perpendicolare fra loro.
Appartengono a questa Famiglia numerosi ortaggi come il cavolo, i cavolini di Bruxelles, il cavolfiore, la rapa, i broccoli, la verza e altre 150 varietà coltivate per uso alimentare.
Autunno e inverno sono le stagioni ideali per il raccolto ed il consumo delle parti commestibili di queste piante. Le Brassicaceae sono ricchissime di vitamine A, B1, B2, B5, B9 e di altri preziosi minerali (Fosforo, Calcio, Ferro, Potassio, Zinco e Magnesio).
Mangiare frutta e verdura di stagione è importante per assimilare tutte le sostanze nutritive, sali minerali ed enzimi necessari al nostro organismo; al di fuori del loro periodo di maturazione, le loro proprietà nutrizionali potrebbero andare perse.
Consumare ortaggi freschi di stagione contribuisce a mantenerci in buona salute!

Le Brassicaceae sono note avere importanti funzioni benefiche per il nostro organismo:
- Contrastano l’anemia grazie all’alta concentrazione di Ferro e Vitamina C;
- sono adatte all’alimentazione per celiaci perchè non contengono glutine e sono a basso contenuto di zucchero;
- svolgono un’azione preventiva contro i tumori (cancro intestinale, epatico e polmonare), patologie cardiovascolari, neuroligiche, infettive (Helicobacter pylori), osteoarticolari;
- contrastano l’obesità;
- svolgono un’azione anti-diabete;
ma allo stesso tempo, possono produrre importanti effetti collaterali. Alcune sostanze presenti in questa Famiglia di ortaggi possono avere azione gozzigena, possono cioè interferire con il metabolismo dello iodio, impedendone l’assimilazione da parte della tiroide. Queste sostanze sono chiamate isotiocianati (in particolare la goitrina), il cui effetto può essere facilmente inibito mediante cottura di questi alimenti.

Il cavolo per i Romani…
Plinio, lo storico e naturalista romano, afferma che per secoli i Romani usarono esclusivamente il cavolo come pianta medicinale, e che quando iniziò a diffondersi la moda delle spezie orientali, Catullo si impegnò in Senato in difesa del preziosissimo ortaggio. Mentre però il popolo consumava ogni parte dell’ortaggio, i palati più raffinati delle classi elevate si limitavano a cibarsi dei germogli freschi e del fusto, cioè delle parti più gustose.
Bibliografia:
AAVV 2013. La grande enciclopedia delle erbe, Ed. Dix.
Baldini E. e Zocchi G. 2014. Biologi italiani (ONB) n. 11.
Della Beffa M.T. 1999. Fiori di campo, Ed. De Agostini.
Mauseth 2004. Botanica, Ed. Grasso
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